IL TAPPO DI CERUME: Lo sapevate che è meglio non usare il cotton fioc per rimuoverlo?

Il cerume è una sostanza prodotta dalle ghiandole ceruminose (ghiandole sudoripare modificate) contenute nella pelle della parte fibro – cartillaginea del meato acustico esterno. Di colorito giallo – brunastro, serve a mantenere un certo grado di umidità nell’orecchio e svolge, nel contempo, azione di difesa contro la penetrazione di agenti estranei dall’esterno (insetti, polveri, patogeni, ecc.). Normalmente il cerume prodotto per azione della sottile peluria presente nel canale uditivo, viene spinto verso l’esterno del condotto.
Per ipersecrezione, per variazioni dei componenti del secreto o per arresto dello scorrimento, il cerume si accumula formando un tappo ostruente. L’ipersecrezione ghiandolare può essere dovuta a dermatite seborroica, psoriasi, senescenza con minor troficità ghiandolare.
Tra le patologie dell’orecchio che possono causare accumulo di cerume, ricordiamo le otiti, le stenosi del condotto sia di tipo infiammatorio, sia di tipo neoplastico (osteomi, ecc). Caratteristica importante del cerume è l’igroscopicità (capacità di assorbire l’acqua) che può determinarne l’aumento di volume e la conseguente improvvisa ipoacusia. Questa può accompagnarsi a senso di occlusione auricolare, acufeni ed autofonia. Spesso è sufficiente a provocare lo slatentizzarsi della suddetta sintomatologia il soggiorno in ambiente umido, o lo spostamento della massa ceruminosa per la compressione sul trago. E’ buona norma effettuare l’estrazione del tappo di cerume in ambulatorio tramite lavaggio del condotto con apposita siringa utilizzando acqua attorno ai 37 gradi centigradi, oppure con la più indicata aspirazione (soprattutto in caso di perforazione della membrana timpanica).
Se la massa ceruminosa ha acquisito una notevole consistenza, si deve far precedere le manovre di svuotamento dall’instillazione nel condotto uditivo esterno di acqua ossigenata o sostanze oleose che la ammorbidiscano. E’ da sconsigliarsi qualsiasi altro tentativo di rimozione, come l’utilizzo di cotton fioc, coni e lavaggi eseguiti da mani inesperte.

(a cura del Dottor Giorgio Bondesan, Otorino della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere)

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