Quando parliamo di alterazioni funzionali della tiroide ci riferiamo a situazioni caratterizzate da uno squilibrio ormonale che crea diversi disturbi e molto spesso questi non vengono presi in considerazione come dovrebbero. Le alterazioni tiroidee funzionali possono avere un duplice seguito: la eccessiva o mancata produzione di ormoni tiroidei è responsabile, rispettivamente, dell’ipertiroidismo e dell’ipotiroidismo.
Quando parliamo di ipertiroidismo il metabolismo del paziente è accelerato: la persona è soggetta a palpitazioni cardiache, sudorazione, dimagrimento, stanchezza, disturbi ansioso-depressivi e, più raramente a disturbi dell’alvo e del ciclo mestruale nella donna.
Con l’ipotiroidismo, situazione opposta, si manifesta con un rallentamento delle funzioni metaboliche quindi il paziente solitamente è stanco, sente freddo, tende ad ingrassare, riferisce affaticabilità, presenta rallentamento dell’attività cardiaca e, più raramente, disturbi dell’alvo ed irregolarità mestruali nella donna.
I sintomi delle malattie della tiroide sono comuni a molte malattie, perciò è talvolta difficile individuare e identificare un problema dovuto ad una disfunzione della tiroide. Pertanto, tutti i sintomi ed i segni vanno ascoltati e analizzati rivolgendosi al medico.
In presenza di un’alterata funzione della tiroide (ipertiroidismo ed ipotiroidismo) ci sono comunque alcuni sintomi che sono caratteristici, vediamoli.
- Alterazione del peso caratterizzato nell’ipotiroidismo da un suo aumento, per effetto della riduzione dell’attività metabolica e per un aumento della ritenzione di liquidi, e nell’ipertiroidismo, da una sua diminuzione, a causa di un’accelerazione del metabolismo.
- Debolezza e stanchezza ovvero perdita di energia e forza muscolare che si manifestano già all’inizio di un nuovo giorno, nonostante una notte di riposo regolare.
- Alterazioni della sfera psico-intellettiva che, nelle forme più severe, si manifesta con segni molto aspecifici: nell’ ipotiroidismo con disturbi della memoria, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, pensiero rallentato, scarso rendimento scolastico e/o lavorativo; nell’ipertiroidismo con insonnia, nervosismo e sbalzi di umore.
- Sensazione di caldo nell’ipertiroidismo e di freddo nell’ipotiroidismo per un disaccoppiamento energetico tra necessità metaboliche dell’organismo ed alterata funzione della tiroide. Ciò significa che l’organismo produce più o meno calorie rispetto alle necessità del corpo per effetto di un eccesso o difetto di ormoni tiroidei. Questo eccesso o difetto di calorie è responsabile della sensazione di caldo o di freddo.
- Alterazione dell’attività cardiaca per effetti diretti degli ormoni tiroidei sulle fibrocellule muscolari cardiache, sulle pareti vascolari e sul sistema neuro-vegetativo. Quindi, in presenza di un eccesso di ormoni tiroidei il paziente riferisce frequenza cardiaca accelerata (tachicardia) e palpitazioni, mentre in presenza di una ridotta produzione l’ammalato presenta un battito cardiaco lento (bradicardia), un respiro corto sotto sforzo e dispnea (mancanza di respiro).
- Disturbi intestinali, secondari all’azione sulla muscolatura intestinale degli ormoni tiroidei, che nel caso dell’ipertiroidismo, si caratterizza per un aumento della contrazione muscolare intestinale con produzione di feci poco formate. Nel caso dell’ipotiroidismo si assiste, per ridotta motilità intestinale, al fenomeno opposto, cioè a stitichezza.
Per quanto riguarda le donne il distiroismo potrebbe determinare disordini del ciclo mestruale e problemi di fertilità (percentuali ridotte di concepimento, difficoltà di impianto, aborti spontanei ed altri problemi al feto). Il legame tiroide/fertilità non è del tutto chiaro, ma è comunque certo. Tra le cause che potrebbero interferire direttamente con l’impianto dell’ovulo fecondato l’autoimmunità tiroidea da sola o in associazione con altri tipi di autoimmunità sconosciuti sembrerebbe essere la responsabile.
(a cura della Diabetologa ed Endocrinologa della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere, la Dottoressa Gemma Frigato)