Chi non ha mai sofferto di orticaria non può immaginare il prurito fastidioso più importante causato da pomfi che compaiono e scompaiono sulla pelle. Ovvero un rilievo della pelle che si presenta in varie forme: rotondo, ovale, irregolare e di varie dimensioni e colore (bianco, rosa, rosso). La maggior parte degli episodi dura qualche settimana e i pomfi scompaiono senza lasciare traccia, in altri casi invece, persistono diventando una forma cronica.
Cosa scatena l’orticaria? Sono varie le cause che possono provocarla: Farmaci come antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici; Alimenti come crostacei, alcuni tipi di pesci, fragole, noci, uova, latte, pomodori, cioccolato, nocciole, ma anche additivi e coloranti contenuti nei cibi; Contatto con tessuti; Inalazione di polveri o pollini; Stimoli fisici come il caldo, il freddo, il sole; Associazione con infezioni virali, batteriche, micotiche e parassitarie; Correlazione con alcune patologie preesistenti di natura ad esempio endocrina o autoimmunitaria; Fattori psicologici come tensione emotiva e stress.
Può accadere che non si riesca comunque a trovare la causa del disturbo, in questo caso si parla di orticaria idiopatica: questa forma è talvolta causa di depressione da parte del paziente che ne soffre. Scoprire la causa richiede tempo, pazienza e metodo nella esecuzione delle indagini.
Come si cura l’orticaria?
Naturalmente quando si riesce ad identificare la causa, la terapia si basa sulla eliminazione dell’agente scatenante. I farmaci antistaminici sono il trattamento di eccellenza: infatti sono in grado di bloccare l’eccesso di istamina prodotto dalle cellule di chi soffre di orticaria e quindi di attenuare i sintomi. É possibile arrivare ad una guarigione completa seguendo cicli di cura appropriati, stabiliti dal dermatologo.
(a cura della Dermatologa della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere, la Dottoressa Francesca Rettore)