Gli ormoni prodotti dalla tiroide si chiamano FT4 ed FT3 e svolgo importanti azioni, qui elencate:
- Sono necessari per lo sviluppo del sistema nervoso centrale nel feto e nelle fasi postnatali
- Importanti effetti sui processi di differenziazione cerebrale, in particolare su sinaptogenesi, crescita dei dendriti ed assoni, mielinizzazione e migrazione neuronale (prime settimane di vita).
- Sono necessari per lo sviluppo dello scheletro fetale
- Sono indispensabili per la maturazione dei centri epifisari di crescita
- Sono indispensabili per il normale accrescimento corporeo nel bambino, e la maturazione dei vari apparati, soprattutto quello scheletrico.
- Azione termogenetica
- Effetti sul metabolismo glucidico
- Lipolisi e lipogenesi
- Sintesi proteiche
- Effetti sul sistema nervoso centrale
- Effetti sul sistema cardiovascolare
Gli ormoni tiroidei contribuiscono in modo fondamentale alla spesa energetica ed alla produzione di calore, regolando direttamente il metabolismo basale.
Se il normale consumo di ossigeno (O2) è pari a 250 ml/min, nei casi di ipotiroidismo (iperfunzione della tiroide) si arriva a 400 ml/min e nei casi di ipotiroidismo (ridotta produzione di ormoni) a 150 ml/min.
COSA ACCADE. Ecco che le principali conseguenze sono il calo di peso nell’ipertiroidismo e l’aumento di peso nell’ipotiroidismo per questo, nei casi di variazioni del peso corporeo, è importante segnalare il problema al medico di base che suggerirà un prelievo per lo studio della funzionalità tiroidea (TSH, FT4, FT3) e suggerirà una eventuale visita endocrinologia.
Ricordo anche che esiste l’ipotiroidismo subclinico, cioè una fase molto iniziale della disfunzione tiroidea che può dare sovrappeso e difficoltà nel perdere peso che solo qli esami ematochimici possono evidenziare.
Per capire quanto sia importante la tiroide nel nostro metabolismo, basti pensare che l’ipotiroideo potrebbe avere un aumento del peso notevole non solo perché consuma poco, ma anche perché sviluppa ritenzione idrica, ciò immagazzina liquidi.
COSA FARE. Ecco che in questo caso gioca un ruolo importante la terapia (suggerita dall’endocrinologo), la supplementazione di iodio con gli alimenti (tra gli alimenti ricchi di iodio ricordo il pesce azzurro, l’olio d’oliva e le alghe) e una adeguata idratazione (bere almeno due litri di acqua al giorno).
Un malfunzionamento della tiroide si ripercuote anche sul metabolismo dei grassi; si osserva talvolta anche una dislipidemia secondaria, cioè livelli elevati di colesterolo dovuto al deficit ormonale, che può migliorare curando l’alterazione primaria tiroidea.
Ricordiamoci pertanto di controllare la tiroide quando la sola dieta non aiuta a calare di peso (sospetto ipotiroidismo) o in caso contrario, quando si cala di peso velocemente e senza una spiegazione “dietetica” (sospetto ipertiroidismo).
(a cura della Dottoressa Gemma Frigato, Diabetologa ed Endocrinologa della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere)