Il bambino può presentare alla nascita una cardiopatia congenita, cioè può nascere con un cuore che presenta delle malformazioni (ad esempio alterazione della normale struttura delle valvole, delle pareti, dell’origine dell’aorta e dell’arteria polmonare) che si sono instaurate durante la vita fetale. Queste malformazioni, vengono diagnosticate alla nascita o nella prima infanzia, sono di varia complessità. Se necessario, già nel periodo neonatale, possono essere corrette chirurgicamente con successo nella maggior parte dei casi.
Congenite ed ereditarie sono alcune malattie del muscolo cardiaco, come la miocardiopatia “ipertrofica” e la miocardiopatia “aritmogena del ventricolo destro”. Queste cardiopatie si manifestano però raramente in età pediatrica.
Le cardiopatie acquisite nel bambino, cioè quelle che si sviluppano nel corso della vita, sono per fortuna rare. Tra le più comuni sono le malattie infiammatorie del cuore, di solito causate da un virus e che interessano il muscolo cardiaco (miocardite) e/o il pericardio, cioè la sottile sacca che avvolge il cuore (pericardite). Nella grande maggioranza dei casi queste forme si risolvono spontaneamente e non lasciano conseguenza, solo raramente la miocardite può dare origine ad una malattia cronica del muscolo cardiaco (cardiomiopatia dilatativa). Rarissimi sono i casi che richiedono l’impiego transitorio di una pompa meccanica che può assistere il cuore fino alla guarigione dell’infiammazione.
C’è da preoccuparsi se in un bambino si scopre un “soffio” al cuore?
Specialmente nel bambino il cuore funzionando può produrre un rumore simile ad un soffio che viene scoperto, spesso casualmente, ascoltando il cuore. Nella maggioranza dei casi il soffio nel bambino è “innocente” cioè non è dovuto ad una malformazione o ad un alterato funzionamento del cuore. Nel dubbio il pediatra consiglia l’esecuzione di ecocolordoppler cardiaco che chiarisce se il cuore è normale o se c’è qualche problema reale. In assenza di cardiopatia non ha senso ripetere l’eco nel tempo. E’ utile quindi i che genitori segnalino il risultato dell’eco in occasione di visite per l’idoneità allo sport. Frequentemente comunque, col passare degli anni, il soffio non è più percettibile.
Cosa significa se un bambino riferisce di aver “male al cuore”?
E’ frequente che un bambino riferisca di aver male al cuore, di solito di breve durata e specialmente durante l’attività sportiva. Sono state fatti degli studi molto ampi ed accurati che hanno dimostrato che questo sintomo non corrisponde ad alcuna patologia. Il dolore si presenta usualmente in periodi di rapida crescita ed è dovuto ai meccanismi stessi dell’accrescimento. Il pediatra consiglia spesso per prudenza una visita cardiologica, che è utile quasi sempre solo per rassicurare bambino e genitori!