Molti studi hanno certificato che il 15/30% delle infezioni che si verificano in ospedale possono essere prevenute con un’accurata igiene delle mani. L’uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani. I guanti contaminati utilizzati dall’operatore possono diventare un importante è spesso trascurato veicolo di diffusione dei microorganismi nell’ambiente.
Esistono 3 tipi di lavaggio delle mani.
1- LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI
Il lavaggio delle mani rappresenta da solo il mezzo più importante ed efficace per prevenire la trasmissione delle infezioni. Serve ad allontanare fisicamente lo sporco e la maggior parte della flora transitoria della cute. Questa è la prassi ordinaria applicata da tutti gli operatori sanitari a garanzia dell’igiene personale e dell’assistito per la prevenzione delle infezioni, da fare ad inizio e fine turno, prima e dopo la distribuzione degli alimenti, l’uso dei servizi igienici, il rifacimento dei letti, la somministrazione di terapia, l’uso dei guanti, comunque dopo ogni contatto con i pazienti. Da utilizzare sapone liquido; salviette monouso.
2- LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI
Serve a prevenire le infezioni ospedaliere, distruggendo rapidamente tutta la flora occasionale, riducendo la carica microbica della flora esistente. Questo lavaggio è utilizzato prima e dopo procedure invasive in occasione di tecniche che richiedono l’utilizzo di guanti sterili, prima di assistere pazienti immunodepressi, dopo il contatto con pazienti contagiosi, l’esecuzione di medicazioni infette, il contatto accidentale con materiale biologico o dopo manipolazione di secreti, escreti, sangue o altri materiali biologici. Da utilizzare detergente antisettico iodio povidone o clorexidina; salviette monouso.
3- LAVAGGIO CHIRURGO DELLE MANI
Serve per ridurre al minimo la flora residente, inibire la rapida crescita dei microorganismi e rimuovere lo sporco e la flora transitoria da unghie, mani e avambracci. Questa procedura è applicata da tutta l’equipe chirurgica prima di interventi chirurgici. Da utilizzare detergente antisettico iodio povidone o clorexidina, spugne monouso sterili, telini sterili monouso o salviette comprese nel kit del camice sterile.
RACCOMANDAZIONI
Medici e infermieri devono tenere unghie corte e ben curate, senza smalto e non devono indossare orologi o altri monili. La cute delle mani non deve presentare ferite ed escoriazioni. Per il lavaggio delle mani, la temperatura dell’acqua consigliata è di 37° per evitare vasocostrizione che impedisce la penetrazione dell’antisettico; temperature superiori possono provocare irritazione cutanea e passaggio in superficie di germi residenti in profondità. Gli erogatori di antisettico devono essere a muro con apposita leva per funzionamento a gomito. In caso di contatto accidentale con superfici non sterili, è indispensabile ripetere il lavaggio delle mani dall’inizio. Queste procedure vengono rispettate ed eseguite quotidianamente da tutti gli operatori sanitari che operano all’interno della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere.
(a cura di Elisabetta Busi, strumentista di sala operatoria)